Una casa dentro le mura del centro storico luminosa, con un posto auto di proprietà e un cortile privato? É più unica che rara ma l'avete trovata!
Da in fondo alla via (40 metri dalla porta di casa) si può fotografare sulla sinistra l'imponente Ponte di Tiberio del 14 dopo Cristo e arrivarci a piedi percorrendo la nuova passerella pedonale sospesa sulle antiche mura. 















Andando verso destra invece potrete ammirare il sito archeologico di Porta Galliana (del 200 d.C.) che verrà inaugurato per la stagione 2020.





















Nel cortile di proprietà adiacente all'abitazione trovate le biciclette a disposizione degli ospiti per arrivare al mare in 5 minuti. 








Interazione con gli ospiti
Il mio numero di telefono è sempre acceso, sia che non vi ricordiate più il numero del bus per tornare a casa da Riccione, sia se volete un consiglio per una gita nella Repubblica di San Marino o anche semplicemente un consiglio su dove  cenare la sera, ci conosceremo all'arrivo e vi darò tutti i miei recapiti.

La città
La casa si trova all'interno delle antiche mura del centro storico. La via si chiama "Santa Maria al Mare" poichè nell'antichità il mare arrivava proprio qui e poi si è ritirato piano piano.
















Un giro nei dintorni
Uscendo dalla casa e percorrendo verso sinistra la Via Santa Maria al Mare per 40 metri potrete vedere il Ponte di Tiberio, 








passeggiare tra le antiche mura della città oppure iniziare il percorso protetto che vi porterà al mare costeggiando il porto canale. Lungo il percorso (25-30 minuti di passeggiata) potrete vedere i pescherecci, le imbarcazioni da diporto ormeggiate il grattacielo e il faro.























Sempre nella stessa direzione, attraversando il ponte dei mille, potrete addentrarvi nel borgo San Giuliano, l'antico borgo dei pescatori e passeggiare spensieratamente per i vicoli che ispirarono Federico Fellini ricchi di storia e di murales. In caso vi venga fame proprio dentro il borgo vi segnalo tre ristoranti da non perdere: per gli amanti del pesce la trattoria "Marianna", per chi preferisce una buona pizza o le specialità di carne l'"Osteria de borg", per chi vuole provare la vera piadina riminese e i cassoni farciti "Nud e crud". Uscendo dal borgo e camminando sul ponte di Tiberio si potrà ammirare l'ultimo murales realizzato da Eron, il migliore street artist italiano per "AL Magazine".
Uscendo dalla porta di casa e andando a destra dopo 100 metri si arriva in piaza Ferrari dove nel 1989 è stata scoperta la "domus del chirurgo" risalente al secondo secolo e oggi interamente visitabile.
















A 30 metri su via Tonini c'è l'ingresso al museo comunale dove sono esposte le opere della Pinacoteca, ove si possono ammirare dipinti, sculture e ceramiche, arazzi e oreficerie, l'imponente affresco con il Giudizio Universale proveniente dalla chiesa di Sant'Agostino, i capolavori della Scuola Riminese del Trecento, il raffinato Crocifisso di Giovanni da Rimini e il prezioso polittico di Giuliano da Rimini, vasellame e boccali decorati con stemmi malatestiani, preziose tavole dell'età d'oro della signoria dei Malatesta commissionate ad artisti di grande fama quali: Giovanni Bellini, Domenico Ghirlandaio, Agostino di Duccio, Pisanello e Matteo de' Pasti, Guido Cagnacci, il Centino, il Guercino e Simone Cantarini.








Il Cortile interno ospita il Lapidario romano con un'ampia raccolta di iscrizioni dal I sec. a.C al IV d.C.
Uno spazio permanente è dedicato alla splendida produzione grafica di Renè Gruau, artista riminese che per oltre 70 anni ha operato nel campo dell'illustrazione di moda.
La sezione archeologica ha visto aprirsi nel 2003 un primo segmento con protagonisti i secoli centrali dell'impero; il percorso - ampliato nel 2007 a comprendere il complesso archeologico della Domus del Chirurgo - dal giugno 2010 ospita il patrimonio archeologico testimone del cammino dell'uomo nel territorio dalla preistoria al tardoantico.
Uscendo dal museo e prendendo via Giovanni XXIII si arriva in Corso d'Augusto davanti al cinema Fulgor, situato al n. 162 è il cinema dove Fellini vede il suo primo film, Maciste all’inferno, sulle ginocchia del padre, come racconterà in Roma. O dove cerca un approccio con Gradisca, come racconterà in Amarcord. È il cinema dove si garantisce l’ingresso con i suoi ritratti dei divi dei film in programmazione.
«Sotto lo schermo c’erano le pancacce. Poi uno steccato come nelle stalle, divideva i “popolari” dai “distinti”. Noi pagavamo undici soldi; dietro si pagava una lira e dieci.» (F. F.)
Percorrendo il Corso d'Augusto in direzione sud-est si arriva in Piazza Cavour
Altre cose da evidenziare
Nella via dietro la casa c'è l'ingresso al museo comunale, ospitato nel settecentesco collegio dei Gesuiti, progettato dall'architetto bolognese Alfonso Torregiani, il Museo racchiude le memorie civiche, raccolte a partire dal XVI secolo.
Vi sono esposte le opere della Pinacoteca, ove si possono ammirare dipinti, sculture e ceramiche, arazzi e oreficerie, l'imponente affresco con il Giudizio Universale proveniente dalla chiesa di Sant'Agostino, i capolavori della Scuola Riminese del Trecento, il raffinato Crocifisso di Giovanni da Rimini e il prezioso polittico di Giuliano da Rimini, vasellame e boccali decorati con stemmi malatestiani, preziose tavole dell'età d'oro della signoria dei Malatesta commissionate ad artisti di grande fama quali: Giovanni Bellini, Domenico Ghirlandaio, Agostino di Duccio, Pisanello e Matteo de' Pasti, Guido Cagnacci, il Centino, il Guercino e Simone Cantarini.
Il Cortile interno ospita il Lapidario romano con un'ampia raccolta di iscrizioni dal I sec. a.C al IV d.C., monumenti sepolcrali provenienti dalle necropoli distribuite lungo le vie d'accesso alla città.
Uno spazio permanente è dedicato alla splendida produzione grafica di Renè Gruau, artista riminese che per oltre 70 anni ha operato nel campo dell'illustrazione di moda.
La sezione archeologica ha visto aprirsi nel 2003 un primo segmento con protagonisti i secoli centrali dell'impero; il percorso - ampliato nel 2007 a comprendere il complesso archeologico della Domus del Chirurgo - dal giugno 2010 ospita il patrimonio archeologico testimone del cammino dell'uomo nel territorio dalla preistoria al tardoantico.